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CAMPOMAGGIORE, la giovane compagna di Riccardo D’Angeli scrive una lettera alla comunità.

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Come nella favola del topino di campagna e quello di città, c’è un qualcosa di più che rende speciale vivere in un piccolo paese. Quel qualcosa che solo le pulsazioni di un muscolo sanno creare. Un muscolo, così piccolo, ma così meravigliosamente grande; il cuore. Riccardo D’Angeli aveva raggiunto la Basilicata in camper, per un periodo di vacanza, insieme alla compagna Gaia. Oltre a essere un paracadutista esperto, era anche un appassionato di arrampicata, incuriosito dalle forme in arenaria dell’area boulder di Pietra del Toro.  Lo scorso 30 dicembre, il quarantunenne, maggiore dell’Esercito, era stato poi ritrovato senza vita presso una delle tante pale eoliche installate poco fuori il paese. Riccardo era impavido ma non incosciente, una persona forte, un serio professionista amato e rispettato dai suoi colleghi. Una persona che si prendeva carico delle difficoltà degli altri che amava la vita nella sua totale bellezza. In un mondo che va sempre più nella direzione dell’inasprimento e inaridimento dei rapporti, qui, nei piccoli paesi della Basilicata dove tutti si conoscono, riesci a sentirti meno “numero” e più “persona”. Poche centinaia di cuori che hanno vissuto, attimo per attimo, una vicenda straziante. Una comunità che ha sperato trepidamente in un epilogo diverso. Gente laboriosa, semplice, ospitale. Una terra la Basilicata che dal 30 dicembre scorso ha accolto nel proprio cuore l’immagine sorridente di un ragazzo che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente di ogni singolo cittadino. Quel piccolo muscolo, continuerà a pulsare sempre, nel vivo ricordo di Riccardo.


Gaia, la giovane compagna di Riccardo, ha voluto rendere pubblico il messaggio di seguito riportato, indirizzato alla piccola cittadina di Campomaggiore.

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L’incubo che ho vissuto dal momento in cui mi sono svegliata alle 3:30 di notte de 30 dicembre non trovando Riccardo addormentato attorcigliato a me come faceva sempre, è impossibile raccontarlo e descriverlo. L’angoscia, l’agonia, lo strazio, l’attesa, la paura, il panico e poi la disperazione più devastante che io neanche immaginavo si potessero provare.
In questo scenario allucinante c’è una Meraviglia che è immediatamente germogliata in me e mi riempie di gratitudine e bellezza.
Sì parlo di bellezza anche se sto parlando della morte di Riccardo.
La Comunità di Campomaggiore – TUTTA – mi ha immediatamente dato supporto, conforto, accoglienza, sostegno, calore, perfino cibo. Dal momento in cui alle 8 del mattino ho comunicato a Giacomo che Riccardo non era tornato, TUTTA LA COMUNITÀ si è silenziosamente e discretamente messa a disposizione mia e della famiglia di Riccardo che è arrivata poi in tarda serata. Siamo stati ospitati a dormire senza che sia stato chiesto nulla neanche all’Esercito che avrebbe rimborsato le spese poiché Riccardo è un Maggiore. Di questo ringrazio in particolare Rosario e Pina (moglie di Giacomo). Siamo stati ospitati in 8 a pranzo gratuitamente al ristorate di Giacomo. Ci è stato dato supporto logistico in qualunque forma ne abbiamo avuto bisogno senza aver neanche mai dovuto chiedere nulla, con discrezione e sincera empatia. I Carabinieri, Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco impegnati nelle ricerche sono stati instancabili e rigorosi.
Esprimo infinita gratitudine alla Comunità intera, dal Sindaco di Campomaggiore – Nicola Blasi – così gentile, composto e affettuoso – e a tutti coloro che ci hanno fermato in paese per le condoglianze.

In maniera particolare, personalmente ringrazio Giacomo e la sua bellissima famiglia, che mi ha trattata come fossi una sorella.

In fine, ma non per ultimo ringrazio con infinita stima e gratitudine il Maresciallo Salvatore Corlianò e i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Albano di Lucania, un Uomo forte e sensibile che ha compreso alcune sfumature della situazione che per me non era facile raccontare e gestire emotivamente. Non do nulla per scontato.

Tornerò presto a Campomaggiore, tornerò a scalare a Pietra del Toro.

E tornerò sotto quella maledetta pala eolica ad urlarle addosso tutto il mio dolore.

Con in cuore pieno di Gratitudine, vi abbraccio tutti.
A presto, Gaia.


P. S. Notizia di oggi, Riccardo è stato promosso Tenente Colonnello.

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