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CAMPOMAGGIORE, nei giorni di Pasqua e Pasquetta la Città dell’Utopia apre le porte ai visitatori.

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Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione “Custodi dell’Utopia”, sarà possibile visitare il vecchio borgo di Campomaggiore Vecchio, meglio conosciuto come “La Città dell’Utopia”. La costruzione del paese, iniziò nel 1741 quando il conte Teodoro Rendina si pose l’obiettivo di ripopolare il piccolo villaggio assegnato alla sua famiglia dal re Filippo IV nel 1673. Avendo fiutato il suo potenziale agricolo infatti, il conte decise di trasformare la realtà contadina in un paese all’avanguardia. Al fine di inseguire il suo sogno, Teodoro Rendina chiamò in causa Giovanni Patturelli, architetto allievo del Vanvitelli, che realizzò le abitazioni sulla base di criteri urbanistici innovativi che lo portarono a disporre le case a scacchiera. Campomaggiore è nota come la “Città dell’Utopia” in quanto il fine del suo ideatore era quello di non far conoscere la povertà ai suoi abitanti motivo per cui prevedeva delle regole ben precise affinché tutto potesse funzionare nel migliore dei modi. Ogni contadino aveva diritto a un piccolo apprezzamento di terra oltre a disporre di legname sufficiente per scaldarsi tenendo in considerazione che, per ogni pianta abbattuta, era necessario piantare tre alberi da frutto. Fu così che si diffuse la coltivazione della vite, dell’ulivo, venne avviato un orto botanico. Un paese all’avanguardia. La sua idea si rivelò vincente e, in pochi anni, il piccolo paese tornò a vivere passando da circa 80 a 1525 abitanti. Il 10 febbraio del 1885, in una piovosa giornata invernale, una maledetta frana distrusse il paese. Il sogno di quell’uomo, il sogno del conte Teodoro Rendina e della sua popolazione andava in frantumi. Nessuna vittima ma la popolazione fu comunque costretta ad abbandonare le case per cercare rifugio altrove e il paese venne ridotto a un cumulo di macerie. Oggi, il paese, vive, nell’anima e nel cuore di ogni cittadino di Campomaggiore che ne è profondamente orgoglioso. Una storia che sembra una fiaba che merita di essere ascoltata iniziando da domani, giorno di Pasquetta.

Orari di apertura del borgo
Pasqua e Pasquetta:

mattino ore 10.00 – 13.00;

pomeriggio ore 16.00 – 19.00.

Da domenica 7 Aprile 2024 e nei giorni festivi il sito rimarrà aperto nei medesimo orari.

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