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SAN MAURO FORTE, assegnato il Premio Torre Normanna 2024.

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Domenica scorsa 14 gennaio, si è svolta a San Mauro Forte, la cerimonia di consegna del “Premio Torre Normanna 2024”. Quest’anno, il prestigioso riconoscimento, giunto alla sua 13^ edizione, rientrante nell’ambito delle iniziative promosse per “Il Campanaccio 2024”, è stato assegnato a Don Giuseppe Di Perna “per il suo impegno in favore dell’accoglienza e della solidarietà “, a Gildo Claps “per il suo coraggio nella ricerca della verità” e a Giuseppe Ligrani “per la sua passione nella promozione delle arti e della cultura”. Un premio, quindi, destinato a personalità della Basilicata che si sono distinte nel proprio percorso di vita dando, così, lustro e visibilità alla nostra regione. Don Giuseppe Di Perna, nativo di Albano di Lucania, è un sacerdore fortemente impegnato nell’accoglienza di giovani immigrati che giungono in Italia. La presenza come sacerdote, proprio a San Mauro Forte, è diventata sempre più significativa, frutto del costante impegno profuso a favore di minori immigrati a lui affidati. San Mauro Forte ospita ragazzi provenienti dal Bangladesh, Siria, Turchia, una comunità divenuta nel frattempo multiculturale. Alcuni di loro, infatti, dopo aver imparato un lavoro si sono inseriti con successo nel tessuto lavorativo del posto. Con rammarico, dopo 19 anni, dal prossimo 2 febbraio, Don Giuseppe non sarà più il parroco di San Mauro Forte, in quanto assumerà l’incarico di nuovo parroco della Concattedrale di Irsina – San Agostino – San Francesco. Gildo Claps, fratello di Elisa scomparsa a Potenza il 12 settembre del 1993 e successivamente ritrovata senza vita nel sottotetto della Chiesa della Trinità, non ha mai smesso di cercare la verità. Una ricerca che ha segnato l’intera sua esistenza fondando nel 2002 l’Associazione Penelope che offre sostegno ai familiari di tutte le persone scomparse. Giuseppe Ligrani con passione e sacrificio ha fatto di Palazzo Arcieri un luogo di promozione delle arti e della cultura. Il palazzo fu costruito verso la fine del settecento da Gaetano Arcieri, uno degli acquirenti del fondo di San Mauro Forte. Successivamente il palazzo fu acquistato dal comune che ne fece la sua sede al piano superiore, mentre il primo livello, seminterrato rispetto al piano su cui si affaccia il portone principale, fu adibita a sede carceraria. Un palazzo unico e di una straordinaria bellezza che ha ha visto, grazie proprio al prezioso lavoro di promozione di Giuseppe Ligrani, la presenza di artisti provenienti da tutte le parti del mondo.

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